Scritto da: princessZelda 26/03/2005 13.04
Si'e no..se muore forse paga meno il suo debito; ma la persona lesa nn puo' nn provare un forte odio e voglia di provocare male,dolore a quella persona..e' un "sentimento" molto ancestrale la rabbia..lo so, pero' l'uomo nn e' un animale?
Alla fine credo anch'io nella poca logicita' della condanna capitale, ma nn so quanti la escluderebbero..io lo farei! vorrei tornare alle torture medievali per certe persone, certi animali. In effetti..altro che pena di morte..in alcuni casi gli fai solo un favore.
Zelda-hime, lo stato dovrebbe avere il compito di controllare le manifestazioni bestiali dell'uomo non di assecondarle. E' ovvio ke se mi ammazzano qualcuno - ma anke solo se vengono a rubarmi in casa - impreco la morte per quel-maledetto-bastardo-kiunque-sia-stato: ma ora, lucidamente, seduto a tavolino, mi devo rendere conto ke non può funzionare così.
C'è una preoccupazione ke mi perseguita, ke è quella della mancata infallibilità della giustizia. L'idea di torturare o mandare a morte qualcuno ke grida "sono innocente!" (scena vista innumerevoli volte in kissà quanti film) mi incute una sensazione tremenda.
Peraltro spesso il condannato a morte diventa un martire (come è naturale) e ciò alimenta ferventi polemike: anke il cristianesimo nasce per la condanna a morte di un dissidente politico, ke a 2000 anni di distanza viene "rivendicata" come una colpa collettiva di tutto il genere umano.
A parte tale caso estremo, direi ke si potrebbe tranquillamente evitare: detenzione e isolamento bastano.
Me ne rammarico ma sono dell'idea ke se negli Stati Uniti la pena di morte non esistesse non ce ne sarebbe così tanto parlare, anke perkè siamo troppo impegnati ad aggredire le usanze "barbare" dei Paesi musulmani.
Divom em pa cante,
Divom deo supplicate.
Quonne tonas, Leucesie,
Prai tet tremonti
Quot ibei tet dinei
Audiisont tonase.
(Carmen Saliare - VI sec. A.C.)
[Modificato da MetalMario 26/03/2005 15.29]