Scritto da: Carmageddon 16/10/2006 14.24
Chi di voi ha visto in TV la serie di Don Camillo e Peppone, oppure ne ha letto i libri?
Per chi non lo sapesse, Peppone era il sindaco comunista di un paesino emiliano (Brescello). Non aveva neanche la licenza elementare (l'esame di quinta lo diede più avanti nel corso della serie, con grande fatica), ma era un ottimo meccanico e governava bene il suo paese nonostante le mille difficoltà (politiche, ma anche naturali, come la siccità, il gelo e l'alluvione), e anche quelli dell'opposizione dovevano riconoscerlo.
Quindi secondo me, più che la cultura in sé, per me è più importante l'efficienza nel lavorare, la soddisfazione del collettivo.
1) Peppone è un personaggio diegetico, narrativo. Non ha nulla a che fare con la realtà, ma è sfruttato per le solite gag a sfondo umoristico dei film con Fernandel. Non lo si può citare come "exemplum", altrimenti potremmo usare miliardi di esempi presi dalla letteratura per giustificare la realtà: le prostitute sarebbero sante donne come la splendida Sonja di Dostoevskij, i truffatori amabili canaglie come il Cicikov di Gogol', i preti lussoriosi e perversi come quelli di Victor Hugo e via dicendo.
2) Anche volendo tenere a mente Peppone, bisogna ricordare che è il sindaco di Brescello e come tale non necessita di grosse competenze in materia di aliquote, esternalità, ICT per governare un paesino.
Quindi, va bene per cariche ridotte il "buon senso" di holbachiana memoria, ma per governare uno stato servono competenze...e sicuramente signori come quelli della Lega, che non sanno chi ha dipinto "la Gioconda", oppure alcuni altri illustri deputati di partiti, non hanno conoscenze tali per farlo, in quanto se uno non conosce la data della rivoluzione francese, si presume che non ne conosca troppo bene neanche gli eventi...e che magari di conseguenza non sia neanche troppo informato su questioni più specifiche.
Sarebbe già sconveniente per un politico non conoscere saggi di Max Weber o scritti politici di Hegel, figuriamoci le basi storico culturali di livello elementare.
Sulla Santanchè e sull'Antipatico sorvolerei. D'altronde è un programma talmente fazioso che al confronto anche quel pagliaccio di Santoro impallidisce.