quale tra questi?

- Antoine de Saint-Exupéry, Il piccolo principe, Bompiani, Milano 1994 (I ed. 1943);
- Raymond Queneau, Esercizi di stile, Einaudi, Torino 1983 (I ed. 1947);
- Jorge Luis Borges, L’aleph, Feltrinelli, Milano 1959 (I ed. 1952);
- Georges Perec, Specie di spazi, Bollati Boringhieri, Torino 1989 (I ed. 1974);
- Bohumil Hrabal, Una solitudine troppo rumorosa, Einaudi, Torino 1991 (I ed. 1981).

Li conoscete? quale vi sembra il migliore?

sul piccolo principe vai a botta sicura

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Scritto da: Wizard86 09/12/2005 15.19
- Antoine de Saint-Exupéry, Il piccolo principe, Bompiani, Milano 1994 (I ed. 1943);
- Raymond Queneau, Esercizi di stile, Einaudi, Torino 1983 (I ed. 1947);
- Jorge Luis Borges, L’aleph, Feltrinelli, Milano 1959 (I ed. 1952);
- Georges Perec, Specie di spazi, Bollati Boringhieri, Torino 1989 (I ed. 1974);
- Bohumil Hrabal, Una solitudine troppo rumorosa, Einaudi, Torino 1991 (I ed. 1981).

Li conoscete? quale vi sembra il migliore?

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Questi due.

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Scritto da: scizorfanatic 09/12/2005 19.17


Questi due.

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quoto in pieno per l'aleph...praticamente...lo devo scegliere sempre per l'esame di grafica (l’architettura e la parola)...ossia dobbiamo rappresentare graficamente quello che leggiamo:

- gli asteroidi 325-330, se avete scelto Il piccolo principe;
- l’autobus, se avete scelto Esercizi di stile;
- il carcere del racconto “La scrittura del dio”, se avete scelto L’aleph;
- il palazzo, se avete scelto Specie di spazi;
- la stanza della pressa, se avete scelto Una solitudine troppo rumorosa;

io ho subito pensato al carcere...quindi credo proprio che domani andrò a prenderlo ^_^

le petit prince!! è troppo bello!!

ho già letto il piccolo principe ieri e mi è piaciuto molto...ora dovrò aspettare lunedi per iniziare l'altro ^_^

Io ho letto il piccolo principe e devo dire che l'ho trovato un'po' banale..per carita', bello,pero' per i pensieri che esprime..li avevo trovati scritti gia' in altri bei libri.
E poi e' proprio sto bimbetto biondo che sinceramente mi sta antipatico!
Si', lo so che faccio la parte della brutta cattiva a dirlo..ma..sono sincera.

L'ultimo nome mi ispira, in verità non ne ho letto nessuno

Io ho letto solo il piccolo principe e facevo tipo la prima media, quindi non ricordo molto, se non qualche frammento.

Però, per quel che ricordo, non mi aveva entusiasmato..

eualà IL PICCOLO PRINCIPE

wiz, so meglio di santa claus
Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta,
ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta:
qualcuno è andato per età, qualcuno perchè già dottore
e insegue una maturità, si è sposato, fa carriera ed è una morte un po' peggiore...

Io ora mi alzo tardi tutti i giorni, tiro sempre a far mattino,
le carte poi il caffè della stazione per neutralizzare il vino,
ma non ho scuse da portare, non dico più d'esser poeta,
non ho utopie da realizzare: stare a letto il giorno dopo è forse l'unica mia meta...

[Modificato da Kaneda Shotaro 13/12/2005 17.15]

io l'ho anke visto a teatro...in francese...è un classico. nn è kissà ke perla di saggezza, ma se parli male di sto libro davanti ai francesi ti ghigliottinano...